Hanno forzato le barriere di recinzione intorno ai ruderi del loro palazzo, ed hanno trascorso la notte in auto alcune delle famiglie sfollate dagli edifici di via Bagolino a Palermo, teatro un mese fa del crollo che ha ucciso quattro persone. Gli sfollati protestano contro la decisione del Comune, di sospendere gli aiuti per due delle sei famiglie di sfollati, e che dal 17 dicembre scorso sono alloggiate in albergo. Secondo Palazzo delle Aquile, infatti, i due nuclei familiari percepiscono un reddito che non le fa rientrare nei parametri minimi per godere del piano di protezione.
Tra i manifestanti, qualcuno ha persino allestito una forca con una sedia e una corda, minacciando di suicidarsi nel caso in cui il Comune non dovesse trovare in breve tempo una soluzione. Le famiglie infatti sono state sfrattate dall'albergo che le ospitava, e la palazzina rimasta in piedi accanto alle due crollate, messa in sicurezza dai Vigili del Fuoco, è ancora inagibile e sotto sequestro.
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