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Vertenza Gesip, i sindacati contro 'le soluzioni tampone'

gesipPalermo. "No a soluzioni 'spezzatino' o proposte tampone buttate giù per dare il contentino nel breve periodo ai dipendenti, senza impegnarsi a trovare una soluzione strutturale con criteri condivisi ed equi per tutti i dipendenti". A dirlo sono le segreterie Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, in merito alla vertenza Gesip, la società di servizi del Comune di Palermo in liquidazione.

Davanti al piano già illustrato nelle scorse settimane dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che prevede esodo incentivato, cassa integrazione, programma di auto impiego, ridistribuzione del personale restante presso le altre partecipate del Comune di Palermo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil ribadiscono "la propria contrarietà".

Per le parti sociali si tratta di una soluzione, frutto di "un percorso unilaterale deciso dal Comune".

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno chiesto l'esame congiunto a seguito della procedura di licenziamento collettivo attivata dalla Gesip ed in quella sede non potranno che confermare la loro posizione ovvero quella di "restituire ai lavoratori della Gesip la loro dignità ed il loro posto di lavoro", rimandando al mittente "qualsiasi soluzione spezzatino o proposte tampone buttate giù per dare il contentino nel breve periodo, senza impegnarsi nella ricerca di una soluzione strutturale con criteri condivisi ed equi per tutti i dipendenti".

Filcams Cgil , Fisascat Cisl e Uiltucs Uil "confermano il loro percorso unitario per il bene di tutti i lavoratori" e respingono "categoricamente atteggiamenti intimidatori e di violenza gratuita, atteggiamenti propri di chi, non avendo argomenti e competenza, strumentalizza la piazza per obiettivi esclusivamente personali ,che nulla hanno a che vedere con l'obiettivo più nobile del bene della collettività".

Dal canto suo l'amministrazione comunale con l'assessore al Bilancio Luciano Abbonato chiarisce che "non ha mai avuto e non avrà alcun Piano alternativo a quello sottoscritto l'11 febbraio con tutte le sigle sindacali ed approvato anche dall'Inps e dal ministero del Lavoro".

Abbonato ha ricordato che "per adempiere a quel piano l'Amministrazione e il Consiglio comunale hanno previsto in fase di bilancio tutte le somme necessarie. Quel piano in modo chiaro prevedeva già incentivi all'esodo anticipato e mobilità fra aziende per supplire al turn-over, così come indicava la necessità di interventi diversificati fra i lavoratori".