Il doppio ex Gianluca Berti: "Spero in un pareggio. Per la salvezza servono uomini di qualità". Palermo e Fiorentina possono essere considerate due facce della stessa medaglia. Il 2012, infatti, è stato l'anno delle rivoluzioni, da entrambe le parti. Ma il progetto viola, classifica alla mano, si sta dimostrando strutturalmente più solido e produttivo rispetto a quello del Palermo. Parlano i numeri: dopo la classica annata storta, la Fiorentina si trova al quarto posto con una rosa che sprizza qualità da ogni dove; i rosanero, al contrario, lottano per mantenere la categoria. Tuttavia, la retrocessione non è più uno spauracchio, dopo gli evidenti segnali di miglioramento sul piano del gioco mostrati dalla squadra. Merito indubbiamente del tecnico Gian Piero Gasperini e della sapiente "regia" dell'amministratore delegato Pietro Lo Monaco.
Tra circa 24 ore Palermo e Fiorentina si affronteranno nell'ultima partita dell'anno, contendendosi tre punti fondamentali per i rispettivi traguardi: "A tutte e due le squadre serve una vittoria, ma mi auguro che finisca in pareggio - ha dichiarato ai microfoni di Palermoreport.it uno dei doppi ex della sfida, Gianluca Berti -. Ho visto la partita dei rosa a Udine e mi hanno fatto una grandissima impressione. Meritavano di più, e sono sicuro che da qui alla fine del campionato si riprenderanno. L'aiuto del pubblico sarà determinante - ha continuato -. I tifosi si faranno sentire come hanno sempre fatto nei momenti di difficoltà".
E' la partita degli ex. Almeno uno per reparto: partendo da Viviano, passando per Cassani (in odore di ritorno in Sicilia), Migliaccio e soprattutto Luca Toni, arrivato per concludere la carriera in un ambiente favorevole e divenuto incredibilmente uno dei perni del gioco di Montella: "Ho visto Luca Toni qualche giorno fa, e mi ha fatto una grandissima impressione - ha ammesso Berti -. L'ho visto tirato a lucido, fisicamente sta benissimo. Ecco perché sta vivendo questa seconda giovinezza".
Da ex portiere, poi, Berti ha espresso un parere sul momento negativo attraversato da Emiliano Viviano e Samir Ujkani : "Viviano è stato vittima di un accanimento a mio avviso esagerato . E' stato criticato molto ancor prima della partita con la Roma, e al termine del match (4-2 per i giallorossi con evidenti colpe del portiere fiorentino, ndc) ha fatto giustamente mea culpa. Quando difendi i pali della squadra della tua città ci sono molte più aspettative, ma se sei un professionista devi solo pensare a giocare. Ujkani invece è un portiere ancora giovane, e in quanto tale va lasciato crescere tranquillamente".
Così come deve crescere il Palermo. Il processo di "maturazione" passa anche dal mercato di gennaio. Gianluca Berti non fa nomi, ma si sente di dare un consiglio alla sua ex squadra: "Non so cosa serva ai rosa per fare il salto di qualità. Lo Monaco saprà benissimo dove intervenire. Una cosa è certa: indipendentemente dal reparto, per risollevarsi servono giocatori di qualità". La Fiorentina insegna...
Di Danilo Ciulla