La Giunta del dimissionario Raffaele Lombardo continua a perdere pezzi. L'ultimo in ordine di tempo è Marco Venturi, ormai ex assessore regionale alle Attività produttive.
"Oggi alle tre – ha spiegato Venturi - ho trasmesso le mie dimissioni irrevocabili a Lombardo. Mi dimetto perchè ad oggi con il presidente Lombardo c'è stata totale incomunicabilità". Secondo Venturi il Governatore agiva per "mantenere rapporti e sistemi clientelari nell'Isola. Si operava soltanto negli ambiti che gli garantivano questi interessi clientelari".
"Il 31 luglio – ha aggiunto - Lombardo si è dimesso,ma in dispregio a tutte le norme continua a fare il presidente, con metodi che non posso più condividere".
I toni sono duri, molto. "Con i provvedimenti approvati - ha sottolineato Venturi - Lombardo ha favorito il sistema affaristico-clientelare e mafioso". Lo stesso Lombardo, secondo Venturi, ''ha speso i fondi Fas per motivi che nulla hanno a che fare con lo sviluppo'' ed ''è stato lui che in Assemblea ha avuto paura della riforma dei consorzi Asi, nervi scoperti di sistemi clientelari e mafiosi''.
"Il nodo di tutto è la riforma delle Asi, un nodo importantissimo – ha ribadito - che Lombardo ha banalizzato riducendo tutto ad una questione di requisiti, mentre la verità è che si è bloccata una riforma capace di creare nuove opportunità e vera produttività. Una riforma che Lombardo non voleva e ha osteggiato". Per Venturi si tratta di "una riforma legalitaria, che smantella 11 carrozzoni luogo di intrecci tra mafia, politica ed imprese, elimina 800 posti di sottogoverno e 11 dirigenti generali facendo risparmiare alle casse regionali circa 4 milioni di euro. Nell'agosto del 2011 - ha concluso Venturi - la riforma è stata impallinata all'Ars da veti incrociati della maggioranza orchestrata da Lombardo. Prima avevo il sospetto che si favorissero gli interessi clientelari politico mafiosi poi ne ho avuto la certezza".
Venturi ha denunciato la presenza di ''zone grigie nella burocrazia'' della Regione Siciliana, ''che servono e sono strutturali a quella politica vecchia delle logiche affaristiche''.
Nelle sue parole anche uno sguardo al futuro: "Fino all'ultimo ho provato a contrastare il sistema politico-affaristico-clientelare mafioso con leggi, denunce ed esposti. Adesso confido nel nuovo governatore e nella sua squadra perchè sposi la riforma (dei consorzi Asi ndr.) e la porti a compimento".