Legati alla loro sede di lavoro o davanti alle sedi regionali come i dipendenti della Cesame a Catania, c'è una Sicilia che non si vuole arrendere alla crisi ma deve protestare per avere accesso alla propria vecchia postazione di lavoro. Stiamo parlando dei dipendenti della Sirti, azienda che si occupa di installazioni telefoniche in tutta Italia.
Questa mattina i dipendenti della Sirti hanno deciso di far sentire la loro voce contro la decisione di passare in cassa integrazione a zero ore per circa 12 mesi 30 lavoratori nelle sedi di Palermo e Catania in cui lavorano complessivamente 60 persone. Una decisione che stupisce, dato che parte dei lavori sono sub-appaltati a causa delle numerose commesse che arrivano da più parti.
La decisione della sede nazionale di tagliare circa mille dei 4.000 posti di lavoro della Sirti ha trovato l'opposizione dura del rappresentante Rsu FIOM, Giuseppe Romano, presente alla protesta di questa mattina. Si spera di aprire un tavolo di trattative a livello nazionale per garantire un'azienda sana ed in grado di poter garantire lavoro qualificato nei territori in cui opera.