Ė andata in scena stamattina la prima seduta live da Sala delle Lapidi. Il Consiglio comunale palermitano apre le porte al digitale terrestre e alla diretta streaming (sul canale 195 di TeleSicilia nonché sul sito del Comune di Palermo), ma lo fa steccando il debutto. Convocazione fissata per le dieci, prima di mezzogiorno lo spettacolo era già finito, dopo qualche battuta al di sopra dei toni. Il libretto con l'ordine del giorno prevedeva una serie di interrogazioni ai sei componenti della giunta seduti al banco loro, salvo alla fine assistere ad un solo botta e risposta tra Fabrizio Ferrara di "Ora Palermo" e l'assessore alle Attività produttive Marco Di Marco, tema la manifestazione "Sposi in Fiera".
A fare da contraltare al debutto televisivo c'erano all'entrata di Palazzo della Aquile gli operai Gesip con le loro rivendicazioni da un lato, dall'altro i carabinieri a presidiare l'ingresso del municipio. Dentro, è bastato un vivace scambio di battute tra Angelo Figuccia dell'Mpa e l'assessore all'Ambiente Giuseppe Barbera a fare scaldare gli animi, con il primo che abbandona l'aula portando (figuratamente) con sé le tante interrogazioni che aveva presentato. Risultato: esauriti presto gli argomenti, il presidente del Consiglio Totò Orlando ha chiuso la seduta, quando alcuni consiglieri avevano abbandonato il loro scranno ed era stata ventilata dal capogruppo Pdl Giulio Tantillo la richiesta del numero legale necessario a fare proseguire i lavori.
"Non si deve consentire all'aula di degenerare", dice a seduta finita Aurelio Scavone, il capogruppo della pattuglia Idv, "non è stato seguito l'iter della seduta", mentre tra i consiglieri ci si chiedeva quando sarebbe stato rialzato il sipario.