721. Tante sono le imprese artigiane siciliane che hanno chiuso dal primo gennaio di quest'anno, un numero impressionante soprattutto per un periodo di tempo così limitato, 5mesi. Dal 2008 le aziende del settore nell'Isola sono diminuite di quasi quattromila unità.
Questi sono alcuni dei dati allarmanti forniti oggi durante l'incontro "Piu' credito piu' crescita", organizzato dalla Cna alla Camera di Commercio di Palermo, per fare il punto sul sistema produttivo artigianale dell'Isola e dei suoi rapporti con il mondo del credito. Nel 2012 in Sicilia, secondo i dati forniti dalla Cna siciliana, le banche hanno impiegato circa 68 miliardi di credito di cui 31 miliardi alle imprese a fronte di una raccolta di risparmio di 56 miliardi di euro (depositi bancari e postali). "Il costo del denaro e' aumentato dell'1,4%, attestandosi al7,4%", ha detto Mario Filippello, segretario regionale della Cna"in realta' i tassi del credito alle imprese stanno volando verso il 10%, costo insostenibile per il nostro sistema produttivo". Di contro nella finanziaria 2012 ci sono solo 10 milioni per la Crias, 10 per la patrimonializzazione dei Confidi e 10 per l'abbattimento dei tassi di interesse per i Confidi. "Ben poca cosa - conclude - rispetto alle esigenze dell'economia".