In mostra una parte, circa cinquanta, degli oltre duecentocinquanta esemplari appartenenti alla sezione "Giuochi fanciulleschi" del Museo, tutti risalenti alla seconda metà dell'Ottocento e ai primi del Novecento.
Oggetti di grande fascino non solo per i più piccini ma anche per gli adulti che ritrovano in essi ricordi d'infanzia o, più semplicemente, il sapore del tempo: bambole di panno, soldatini, macchinine, tamburelli, piccoli pianoforti e strumenti musicali, mobili in miniatura per la casa delle bambole, abitini e cappellini, trottole (strùmmuli o firrialora) e molto altro.
L'esposizione si lega alle tradizioni siciliane della "festa dei morti", nelle quali il dono offerto ai bambini dai nonni o parenti defunti è come un ponte che collega simbolicamente la vita e la morte.
La mostra presenta anche i risultati degli interventi di restauro effettuati su tutta la collezione di giocattoli del Museo durante l'attività di cantiere in situ del tirocinio 2010/2011 legato al corso di laurea in Conservazione e Restauro. Nell'ambito dell'attività didattica è stato effettuato un censimento orientato e contestuale ad un progetto di manutenzione, minimo intervento e individuazione dello stato di conservazione di un patrimonio di molteplice natura e tipologia, per una manutenzione programmata.
L'intervento, completato nel 2011, ha visto la collaborazione dell'assessorato alla Cultura della Città di Palermo, dell'Università di Palermo (Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Corso di laurea a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali) e del Centro regionale per la Progettazione e il Restauro. Aspetto formativo e cultura della conservazione e della valorizzazione dei beni, hanno così avuto come protagonisti i giovani, naturali destinatari degli stessi beni.
Saranno presenti e illustreranno il progetto e la mostra: Francesco Giambrone, assessore alla Cultura della Città di Palermo; Adele Mormino, direttore del Centro regionale per la Progettazione e il Restauro; Stefana Milioto, presidente del Corso di laurea in Conservazione e restauro dei Beni Culturali, Università degli studi di Palermo; Angela Lombardo, professore di restauro del percorso formativo dei Materiali librario e archivistico, manufatti cartacei, materiale fotografico, cinematografico e digitale; Maria Grazia Alaimo, professore di biologia vegetale per i beni culturali; Eliana Calandra, direttore del Museo Pitrè.
La mostra è visitabile dal 29 ottobre all'11 novembre 2012 , dal martedì alla domenica, ore 9.30-18.30. Ingresso libero.