Domani a Palermo sarà "la giornata per il lavoro e lo sviluppo" e le saracinesche dei negozi saranno abbassate in segno di lutto. Il lutto che colpisce quotidianamente questa città, e la Sicilia tutta. Per la prima volta, imprenditori, commercianti, sindacati, scenderanno in piazza fianco a fianco. "Il problema dell'impresa si riflette sul lavoratore – ha detto Nino Scarito, presidente Confapi Palermo – il fronte, dunque, deve essere unico".
Il concentramento è alle 10, in piazza Croci, da lì si snoderà un corteo raggiungerà piazza Verdi dove è previsto un open mic per dare voce ai lavoratori, imprenditori e sindacati.
In città dovrebbero arrivare un centinaio di pullman da tutta l'isola. La marcia è promossa da Confindustria, Confcommercio, Cna, Confesercenti, Confartigianato, Cia, Confagricoltura, Confapi, Casartigiani, Claai, Confcooperative, Legacoop e Unicoop, Cisl, Cgil, Uil, Ugl. "La situazione è straordinaria – dice Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia – per questo chiediamo a governo e Ars di varare rapidamente un piano straordinario per il lavoro e lo sviluppo. Non chiediamo misure assistenziali, nè contributi a pioggia, ma provvedimenti anti-crisi selettivi che finora abbiamo atteso invano, che attraggano investimenti, promuovano innovazione, creino lavoro sopratutto giovanile, che favoriscano l'accesso al credito delle imprese sane e diano la stura a opere infrastrutturali e a investimenti cantierabili".
La proposta di abbassare le saracinesche dei negozi è della Confesercenti Sicilia che chiede agli associati palermitani di aderire e per sensibilizzare gli iscritti sarà organizzato un volantinaggio. "È un modo per consentire a tutti coloro che non possono parteciparvi – spiega il presidente vicario Vittorio Messina – di presenziare simbolicamente alla manifestazione dove sfilerà una rappresentanza di Confesercenti". Per l'iniziativa è stato coniato lo slogan "chiudiamo oggi per non chiudere domani".