Indiscrezioni vogliono che, nel primo pomeriggio, a Palermo vi sia un incontro che potrebbe avere risvolti interessanti. Alla sede palermitana dell'API in via Wagner, attorno ad un tavolo, dovrebbero sedersi il FLI, rappresentato da Granata e Briguglio, l'MPA con Bistorio e, chiaramente, i padroni di casa al completo con il catanese Beppe Spampinato neo vice-commissario del partito in Sicilia, Bartolo Fazio e Raffaele Loddo, rispettivamente responsabili del coordinamento provinciale e cittadino.
Anche se in un periodo in cui le riunioni e le contro riunioni certamente non mancano, un dato significativo emerge. Prima di tutto che la riunione si faccia in casa API, soggetto politico che fin dalla prima ora si è sempre espresso contrariamente alle lotterie dei nomi, invitando i partiti a riprendere prima di tutto il metodo giusto con cui poi esprimere un possibile candidato a sindaco. Il metodo della concertazione e del dialogo prioritario con i programmi e le strategie giuste per la rinascita della città. Al di là degli appelli, oggi l'API rischia di diventare una forza fondamentale per qualsiasi coalizione, visto che parrebbe che i dirigenti cittadini e provinciali abbiano lavorato bene in questo tormentato periodo. Mentre tutti gli altri navigavano nei mari incerti di iperboliche coalizioni, sembrerebbe che il movimento di Rutelli abbia già raccolto 10 mila firme per presentare lista e candidato sindaco, provando così a giocarsi il raggiungimento dell'agognato tetto del 5% “soli soletti”. E se le 10 mila firme fossero vere, la matematica che vuole il tetto del 5% vicino ai 15 mila voti, li potrebbe far sperare più che bene.