Palermo. Un "programma speciale" di assistenza sanitaria ai residenti e agli immigrati di Lampedusa è stato presentato stamattina dal commissario straordinario dell'Asp di Palermo, Antonino Candela.
Presenti anche il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Il "Programma speciale Lampedusa", approvato dalla Regione Siciliana, prevede la creazione di due strutture (unità operative semplici), una di medicina umanitaria e delle immigrazioni (Mui) e una di specialistica ambulatoriale e diagnostica (Sad).
Un programma che necessita da parte del ministero della Salute di una deroga al blocco sui concorsi perchè andrebbero assunti ginecologi, pediatri, infermieri, psicologici, assistenti sociali e mediatori culturali. Particolare attenzione verrà prestata alle donne vittime di violenza sessuale.
"Il modello Lampedusa per l'assistenza sanitaria - ha detto il commissario Candela - è stato considerato un'eccellenza dall'Organizzazione mondiale della sanità, ma la tragedia del 3 ottobre scorso ha imposto una riflessione ed una rivisitazione del progetto realizzato nell'isola dall'Asp di Palermo. Non possiamo affidare - ha continuato - stati di emergenza che si verificano periodicamente solo all'encomiabile spirito di abnegazione di operatori come il responsabile del Poliambulatorio, Pietro Bartolo".
"I tempi - ha aggiunto Candela - ci impongono di strutturarci in maniera tale da essere pronti a intervenire con professionalità adeguate che stiano stabilmente nell'isola. Per questo motivo, seguendo le indicazioni del governatore Rosario Crocetta e dell'assessore alla Salute, Lucia Borsellino - ha concluso -, è stato realizzato questo programma, in grado sia di rispondere ad eventuali emergenze sia di garantire nel quotidiano un'assistenza sanitaria adeguata a residenti ed immigrati".
Lo scorso anno a Lampedusa sono stati 69 gli sbarchi per un totale di 5160 immigrati, ma il fenomeno è in crescita come confermano i dati fino al 4 ottobre scorso: 132 sbarchi per un totale di 12.347 persone.
"Finchè non cambieranno le politiche d'asilo in Europa - secondo Nicolini - i naufragi saranno la regola ed è una cosa triste da sopportare".
Il sindaco di Lampedusa ha lamentato "l'assenza dello Stato prima dell'immane tragedia di ottobre. Mi sono sentita sola da quando mi sono insediata, a maggio, e per diversi mesi. Il fatto che Lampedusa fosse sola lo dimostrano la visita del papa e i miei tanti appelli. Poi però devo dire che dopo la tragedia la presenza dello Stato c'è stata. Dopo le lacrime davanti a tutte quelle bare ora servono interventi concreti, misure, norme".