I toni sono proprio da Gestapo, SS, o Tribunale della Santa Inquisizione, ed il riferimento è ad un documento che molti cittadini palermitani starebbero per ricevere o hanno già ricevuto, in merito al censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Cominciamo. il documento recita così:
Gentile Signora, Egregio Signore, dai primi riscontri del 15° Censimento generale della popolazione, è emerso che la sua famiglia, regolarmente iscritta all'anagrafe di Palermo, non è stata censita. In base al regolamento anagrafico (D.P.R. n° 223/1989), questo Comune è tenuto a revisionare l'anagrafe cittadina con riferimento ai risultati censuari, e in particolare a CANCELLARE (maiuscolo e grassetto, per evidenziare il verbo, li abbiamo messi noi) dall'anagrafe le famiglie che non sono state rilevate nel corso delle operazioni censuarie. Per quanto sopra, al fine di evitare che venga avviato il procedimento di cancellazione della sua famiglia dall'anagrafe, con le immaginabili conseguenze negative (impossibilità di ottenere carta d'identità, cancellazione dalle liste elettorali, impossibilità di ottenere certificazioni anagrafiche di residenza, etc.) la S.V. è invitata a presentarsi con la massima urgenza nei locali dell'Ufficio Comunale di Censimento, in viale del Fante 9/C (ex centro stampa Italia '90), per regolarizzare la propria posizione.
Ok, il resto ve lo risparmiamo. Troviamo assolutamente ingiustificabili i toni minacciosi della lettera ed assolutamente inammissibili, costituzionalmente, civilmente e democraticamente, le palesi promesse, enfaticamente ritorsive, di cancellazione dall'anagrafe. Poichè, ricordiamo al signor Responsabile dell'Ufficio Censimento del Comune di Palermo, Dr. Girolamo D'Anneo, che solo dopo un riscontro incrociato sull'irreperibilità del soggetto o della famiglia, effettuato alla presenza di ufficiali giudiziari, si potrebbe cominciare a discutere di una ipotetica e sempre discutibilissima cancellazione dall'anagrafe che, normalmente, avviene solo post mortem. I toni, ripetiamo, ci appaiono assurdi, degni del feroce tribunale dell'Inquisizione o della Gestapo nazista. Toni che a noi hanno fatto solo pensare al film "Vai avanti tu...che a me viene da ridere". Complimenti.