Riprenderà alle 15 l'udienza preliminare in corso da stamattina nell'aula bunker del carcere Pagliarelli. Rinviata ad oggi, la requisitoria del pm Nino Di Matteo si è conclusa pochi minuti fa. L'accusa oggi ha aperto la discussione con i fatti risalenti al giugno del 1993 e dunque la nomina a vicecapo del Dap, del magistrato Francesco Di Maggio proseguendo con la latitanza e la mancata cattura di Provenzano a Mezzojuso e di una "volontaria mancata cattura" anche di Santapaola (latitante a Barcellona Pozzo di Gotto) a Terme Vigliatore nell'aprile del 1993. (In un ufficio di autotrasporti tenuto sotto controllo in quella zona del messinese, sarebbe persino stata registrata la voce del boss chiamato nella registrazione "zio Filippo", ndr).
Durante la requisitoria, Leoluca Bagarella ha voluto rilasciare una dichiarazione spontanea, contestando a Di Matteo di non avere mai pronunciato la frase che gli viene attribuita e riferita ai politici "I patti si mantengono", in quanto ha detto il boss "Con i politici io non ho mai avuto rapporti".
L'ex ministro della Dc Calogero Mannino ha fatto richiesta di essere processato con rito abbreviato.
Udienza sospesa al momento, tra più o meno mezz'ora dovrebbe riprendere con dei brevi interventi delle parti civili che si sono associate alle richieste dei PM, poi sarà la volta dell'avvocato Repici e dell'avvocatura dello Stato.