Appartenevano ad una banda di trafficanti di organi che operava nell'isola malgascia di Nosy. Sono stati giustiziati dalla popolazione insorta dopo l'ennesima sparizione di alcuni bambini.Tre uomini europei, tra cui un palermitano,Roberto Gianfalla, sono stati torturati e bruciati vivi.
Secondo le notizie fornite dalla Bbc, due di loro sono stati prima impiccati sulla spiaggia e poi dati alle fiamme, il terzoo uomo, sarebbe invece stato prima linciato e mutilato. Era stato accusato dell'omicidio di un bambino di otto anni, che si è poi scoperto essere il nipote, di averlo mutilato tagliandogli i genitali e la lingua.
Nelle ultime settimane, secondo alcuni cittadini francesi che vivono nella località, sono scomparsi circa 7 bambini. Per questo la popolazione ha scatenato una violente reazione ad un'ennesima tragedia.
Indagini sono in corso, le autorità infatti non escludono la pista del traffico di organi legato alla stregoneria.
Gianfalla, separato e padre di due figli, aveva lasciato Palermo sette anni fa. Diceva di dovere intraprendere una nuova attività all'estero. L'uomo eva la doppia nazionalità, sia francese che italiana, aveva il visto scaduto e si trovava in Madagascar in situazione irregolare.