Ottima la prima uscita ufficiale degli uomini di Sannino, che si aggiudicano il match contro la Cremonese e passano alla fase successiva della Coppa Italia.
3 a 1 il risultato finale, con Miccoli in evidenza, autore di una doppietta e Ilicic tornato in ottimo stato fisico e mentale.
Il Palermo cominica la gara con un 4-4-2 con Pisano e Garcia terzini e Cetto e Milanovic centrali, con un centrocampo formato da Barreto e Donati e dai due esterni Brienza e Bertolo, in avanti Ilicic, seconda punta e Miccoli, attaccante avanzato.
Al 12' è lo sloveno Ilicic a mettersi in evidenza con un tiro dal limite dell'area che il portiere della Cremonese Alfonso blocca in due tempi.
Due minuti dopo ci provano i lombardi ad impensierire Ujkani, con Djuric. Tiro dalla distanza, sfera alta sopra la traversa.
Al 18' Bertolo riconquista un pallone a centrocampo e lancia Miccoli che, al volo, mette di prima al centro dell'area. Nessuno ci arriva e il pallone si perde a lato.
E' il preludio del gol. Al 20' Donati verticalizza per Ilicic. Lo sloveno entra in area e salta un avversario che lo mette giù. Rigore. Batte Miccoli e fa uno a zero.
Passano solo due minuti e c'è la replica grigio rossa. L'arbitro vede una trattenuta di Barreto ai danni di Le Noci. E' di nuovo rigore, anche se un po' dubbio. Batte lo stesso Le Noci e fa 1 a 1. Ujkani non ci arriva per un soffio.
Al minuto 28 il pubblico si infiamma per un'azione tutta di prima Miccoli, Ilicic, Brienza. L'intesa tra i tre è già perfetta e lo sloveno sembra rinato sotto le cure di mister Sannino. Ciò si evince anche nei suoi ritrovati colpi di tacco, forse troppi, che denotano entusiasmo e voglia di stupire.
E' passata da poco la mezzora e il Palermo raddoppia, con un gol che non ti aspetti. Garcia s'invola sulla fascia e trova il fondo, poi lascia partire un cross perfetto per la testa del "folletto" Miccoli che da navigato ariete da area di rigore mette a segno, di testa, la sua doppietta.
E' il 43' e c'è spazio per l'ultima emozione del primo tempo: calcio di punizione dal limite battuta da Miccoli, miracolo di Alfonso che nega al campione rosa la gioia del terzo sigillo.
Nel secondo tempo non cambia il tema tattico della gara, anche se cala un po' il ritmo.
Al 57' esce Donati ed entra Kurtic.
4 minuti dopo uno scambio con Miccoli, Ilicic fa le prove generali al gol. Tiro a girare, di poco fuori.
E' la mezzora del secondo tempo e Sannino prova a cambiare schema. Dentro Hernandez e fuori Barreto. Il Palermo si schiera col 4-3-1-2, con Ilicic dietro l'uruguaiano e Miccoli.
E proprio Hernandez sfiora il gol pochi minuti dopo il suo ingresso in campo: liberato da Ilicic, da buona posizione, tira fuori.
Ilicic fa numeri da circo col tacco, poi trova la meritata rete che consacra la sua buona prova. E' il 72', quando l'ottimo Garcia mette un altro cross perfetto, stavolta rasoterra. Bolide dalla distanza dell'accorrente Ilicic che si insacca nell'angolo sinistro della porta protetta da Alfonso.
A dieci minuti dalla fine Sannino preserva le forze a Miccoli e prova in campo Morganella e la difesa a tre, che potrebbe tornare utile contro il Napoli alla prima di campionato.
La Cremonese, però, ha ancora orgoglio e cerca il gol della bandiera. Il Palermo negli ultimi minuti cala gli esterni, si difende a 5 e non concede nulla.
Finisce l'incontro. Il Palermo, qualificato, al prossimo turno incontrerà il Verona, che ha battuto ai rigori il Genoa.
Una prestazione convincente che mette da parte qualche perplessità da parte di tifosi e di addetti ai lavori.
Forse qualcosa, col mercato ancora aperto, si può ancora aggiustare, ma stasera in campo si è vista una squadra e non 11 giocatori a rincorrere una palla. E questo è già un punto di partenza importante. Sembra ottimo il lavoro fin qui fatto da Sannino che sembra stia trovando da subito la quadratura del cerchio, cosa che non è riuscita, negli anni passati agli allenatori "promessa" passati dal Barbera. Novità già assodate in questa nuova gestione sono i movimenti senza palla, la ricerca del fondo per i cross e uno stato psico-fisico che sembra temprato dal lavoro fatto in ritiro e non stremato come nelle stagioni passate.