
In una lunga riunione del coordinamento cittadino di API a Palermo tenutasi questo pomeriggio, sono emerse non poche perplessità sul metodo costitutivo del progetto politico di futura prospettiva denominato Terzo Polo per la Sicilia, in cui dovrebbero essere coinvolti l' MPA il FLI, MPS e per l'appunto l'API di Francesco Rutelli. Alla fine della riunione le dichiarazioni del coordinatore cittadino di API Raffaele Loddo, non lasciano scampo a dubbi di sorta: “non bisogna commettere gli stessi errori in cui si è caduti nelle amministrative appena passate, la politica e i partiti una volta delineate le alleanze devono ritrovare la volontà di condividere le scelte nei luoghi e nelle sedi democratiche adibite a tale scopo. L'API di Palermo dice no a scelte calate dall'alto. Se il Presidente della Regione e l'On. Briguglio credono realmente, come noi, al progetto del Terzo Polo per la Sicilia non possono continuare a “calare” candidati e proposte dall'alto, vista anche la difficile situazione che sta attraversando la politica regionale. Il mio invito è rivolto alle dirigenze dei partiti che, nel rispetto della volontà della propria base che chiede a gran voce riforme e sviluppo, devono trovarsi per un momento di sintesi tenendo conto delle istanze e delle riflessioni di tutti.” Ha poi concluso Raffaele Loddo, “Se il progetto del Terzo Polo in Sicilia deve d'avvero nascere lo deve fare con il contributo di tutti coloro che hanno deciso di spendersi in tal senso, L'API per quanto mi riguarda non subirà decisioni che nascono da accordi romani o dell'altalena delle nomine, senza che tutto ciò siano condiviso da chi all'interno dei partiti, in Sicilia, combatte per creare scenari di fiducia e credibilità politica