Formazione professionale ancora al centro delle cronache... e delle polemiche.
Dopo l'annuncio di ieri del "taglio" di oltre 200 enti accreditati e il "siamo in regola" giunto come risposta, oggi il governatore siciliano Rosario Crocetta ha affidato a una nota la controreplica.
"I lavoratori stiano tranquilli - dice- stiamo lottando per loro. L'avvio del procedimento di revoca nei confronti di diversi enti è fatto per difendere i lavoratori della formazione, malpagati, sfruttati, utilizzati spesso dagli enti per difendere i privilegi dei padroni degli enti stessi in una sorta di circolo parassitario e antidemocratico''.
''Trovo singolare che ogni volta - aggiunge Crocetta - gli enti vogliono utilizzare i lavoratori come mezzo di manovra per poterli continuare a sfruttare. Non un solo formatore perderà il posto di lavoro. Nel nostro progetto noi gli riconosceremo il giusto salario e gli restituiremo la dignità. Non tollereremo più l'esistenza di enti che non pagano i lavoratori, che si appropriano di risorse pubbliche per interessi di pochi, che non sono in grado di certificare, che fanno corsi inutili" .
Crocetta parla di "cricche del parassitismo" alle quali ribadisce: "Non ci intimidite". Chi è in regola "lo dimostri con le carte e non sfrutti la buona fede dei lavoratori. Non cederemo al ricatto reazionario di coloro che vogliono continuare ad arricchirsi, sciupando le risorse pubbliche, anzi, saremo su questo fronte durissimi. Chi è in regola non deve avere paura, ma a chi non lo è dico che sono destinati a crollare i molti castelli costruiti sulle clientele e sul malaffare".
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