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Terremoto: Big one Italiano, il rischio c'è

Negli ultimi anni l'Italia sta scoprendo di essere un territorio a rischio sismico, nei mesi recenti Abruzzo e poi Emilia, hanno riportato tutti gli italiani a fare i conti con la precarietà del proprio rapporto con le forze della natura. In realtà la questione esiste da anni ed emerge in uno studio presentato in occasione del centenario del terremoto del Belice da autorevoli fonti scientifiche.

 

L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e il Centro europeo di ingegneria sismica, ha elaborato già quattro anni fa uno studio che localizzerebbe un terremoto capace di provocare tra Messina e Reggio Calabria decine di migliaia di morti e milioni di euro di danni. I sedici esperti che firmano il documento, mettono in guardia dalla possibilità di un Big One Italiano, la cui intensità non è ovviamente prevedibile ma che certamente causerebbe danni enormi in virtù della precarietà edilizia del nostro paese. Lo studio pubblicato, in parte sul sito dell'Università di Messina, è esplicito e non lascia libere interpretazioni sugli effetti devastanti.
A scanso di allarmismi lo studio, commentato dal direttore dell' INGV di Catania, Domenico Patanè “è uno dei tanti che si susseguono negli anni, del resto la storia sismica della provincia di messina è ben nota a tutti. Importante sarebbe diffondere comunque le risultanze di tali studi agli amministratori locali, primi responsabili dei servizi di protezione civile, per fornigli tutti gli elementi a definire aprioristicamente piani di emergenze sismica.”