Ore 2 del mattino, chiamo un taxi della "Trinacria" ed in una Palermo deserta chiedo che venga a prendermi angolo c.so Vittorio Emanuele, via Montevergini. Arriva il taxi e monto a bordo. Il tassametro parte da 7, 60 euro, insolito? Non so. Chiedo di essere portato a Mondello e l'autista parte. In media il tassametro scatta di 13 centesimi di euro ogni 5-7 secondi. Attraversiamo una città praticamente priva di traffico, la tagliamo lettereralmente, poichè da piazza Croci percorriamo via Libertà sulla preferenziale, contromano.
Con una guida molto prudente, l'autista imbocca la Favorita ed alla fine arriviamo a Mondello. Mi lascia al termine di viale Galatea, direzione Partanna. Chiedo: "quanto pago?" Il tassametro indica 18 euro e spiccioli, il tassista mi dice: "25 euro". "Come 25 euro?", dico io. "E' la sovrattassa notturna" di ce lui. Pago sull'unghia, neanche l'ombra di una ricevuta. Avremo percorso poco più di una decina di chilometri in un tempo massimo di 10 - 12 minuti. Tanti semafori, ma il tassametro corre lo stesso.
Un furto legalizzato. 25 euro non si pagano nè a Londra, nè a Parigi, nè ad Atene. Ma a Palermo sì. A Barcellona, per arrivare dal centro fino all'aeroporto del Prat ci hanno chiesto quindici euro, a Palermo, se vuoi andare dal centro in aeroporto, è meglio prendere un pullman o la metro, non osiamo immaginare quanto potrebbe costarci un taxi, in pieno giorno. Questi sono particolari che fanno male ad una città, ai turisti ed anche ai palermitani che vorrebbero fruire di un servizio in più. Ah, dimenticavo.....sarebbe opportuno che qualcuno spiegasse agli autisti che la ricevuta non la debba richiedere il passeggero, ma che si debba fornire in automatico al termine della corsa e prima del pagamento.