Palermo. "Su 1.773 imprese confiscate alla mafia, solo 35 sono sopravvissute". A dirlo è stato don Luigi Ciotti, a Palermo per partecipare al seminario dal tema "Lavoro, legalità Europa".
"Questo - dice don Ciotti - deve porre una serie di interrogativi alla politica perchè queste aziende dovevano sì esser ripulite dalla presenza mafiosa, ma si dovevano anche creare le condizioni perchè rimanessero sul mercato".
Per don Ciotti lo spirito della legge che doveva sottrarre i patrimoni ai mafiosi per restituirli alla colettività "è stato in gran parte tradito. Perchè è vero che si sono confiscati tanti beni nel nostro Paese ma spesso non si sono create le condizioni per poterli utilizzare fino in fondo e renderli piùaccessibili, restituendoli all'uso sociale".