Un fusto da 220 kg, questa mattina, è stato trainato a riva da una barca da pesca, che lo avrebbere rinvenuto in mare aperto. Ad un primo esame, da parte del personale della Guardia Costiera del distaccamento di Mondello, è risaltato subito il "trade mark" greco. Il tappo è stato svitato ed il fusto è risultato essere pieno di olive bianche disossate. Trattandosi di un rinvenimento piuttosto strano, la Guardia Costiera ha avvertito i Nucleo Anti Sofisticazione (NAS) dei Carabinieri, che sta al momento intervenendo per recuperare il contenitore.
E' già curioso che un fusto contenente alimenti possa cadere in mare da una nave da carico, che solitamente conserva e nella stiva questo genere di fusti, ma non è azzardato pensare anche che sotto le olive possa celarsi qualcos'altro. Le olive in salamoia, infatti, costituiscono un ottimo deterrente per sviare il fiuto dei cani antidroga.
Ovviamente si tratta solo di un'ipotesi, ma starà ai carabinieri analizzare il contenuto e verificare la provenienza. Intanto, il misterioso contenitore è stato sigillato e sta per essere trasferito.