È stato il giorno di Rosario Crocetta all'Ars. Davanti ai deputati che siedono sui banchi di sala d'Ercole il presidente della Regione ha snocciolato i punti programmatici del suo governo, a quasi due mesi dall'insediamento della nuova giunta. "Sto facendo cose che per vent'anni non sono state fatte", rivendica Crocetta facendo cenno ai provvedimenti di cui va più fiero: "Dovremmo essere contenti di avere incassato alla fine dell'anno più di quanto previsto perchè abbiamo ridotto i gli sprechi, a partire dal taglio del 28 per cento del salario accessorio. Mentre a febbraio elimineremo 13 società regionali".
Proprio guardando alla spending review il governatore ha stilato il bilancio di previsione per il 2013, che conterrà "tagli per un miliardo di euro rispetto allo scorso anno, questo ci darà credibilità sui mercati e in Europa". "Se sono stati prodotti 5 miliardi di debiti, significa che la Regione spende piu' di quanto incassa, questo meccanismo va interrotto", ha aggiunto Crocetta.
Quindi viene fuori lo spirito antimafioso dell'ex sindaco di Gela: ''Bisogna cacciare la mafia dalla Regione siciliana. La mafia deve essere cacciata dagli appalti e dai supappalti. Le imprese che denunciano il pizzo, invece di essere discriminate, come accade oggi, riceveranno sostegno pubblico''.
Il governo approverà dopodomani il bilancio di previsione per il 2013 in giunta, assieme all'esercizio provvisorio, in modo da portare il documento contabile in aula per l'approvazione entro la fine dell'anno. In vista di tale scadenza, il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone ha convocato l'Assemblea per sabato 29 dicembre alle 15, quando si prenderà anche in esame la proroga dei precari degli enti locali.