Ventiquattro disabili gravi siciliani hanno iniziato lo sciopero della fame. Un gesto di adesione alla protesta iniziata domenica scorsa con la sospensione della nutrizione di 50 malati di Sla, sparsi in varie parti d'Italia.
Una scelta intrapresa per denunciare ''la scarsa attenzione del governo verso la loro condizione di malati gravi, bisognosi di assistenza 24 ore su 24, contro la manovra del governo nazionale ed in particolare contro la Regione siciliana che da mesi tace''.
Solo in Sicilia, l'associazione Risvegli onlus, fondata da Pietro Crisafulli, segue i casi di oltre 240 persone. Tra i disabili siciliani che hanno deciso di smettere di alimentarsi c'è anche Salvatore Crisafulli, il 46enne catanese affetto da sindrome 'locked-in', immobilizzato da nove anni, a seguito di un grave incidente stradale, due dei quali trascorsi in stato di coma ritenuto vegetativo.