Palermo. Quattordici donne sono morte in Sicilia per mano di un uomo nel 2012 e 4 nel 2013. Otto persone arrestate a Palermo e provincia da gennaio a ottobre per atti persecutori, 18 per violenza sessuale su maggiorenni e 6 su minorenni. I denunciati in libertà per stalking sono stati 15 e 23 le denunce per maltrattamenti.
I dati sono emersi durante i lavori del Tavolo permanente di genere (16 sigle sindacali e dell'imprenditoria femminile) della Sicilia nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
"Il nostro auspicio - dice Elvira Morana della Cgil- è che si proceda senza indugi all'attuazione di quella che è una buona legge e che questa possa contare su finanziamenti adeguati per sostenere, ad esempio, le donne che escono dalle case rifugio e dalle case accoglienza''. (il riferimento è alla legge regionale 2 del 2012 sulle misure di prevenzione e di sostegno contro la violenza sulle donne ndr.)
Ampio il ventaglio di richieste di sindacati e donne imprenditrici e tra queste la promozione di iniziative nelle scuole, l'introduzione di una lettura di genere nei documenti economici della regione, il monitoraggio della legge sulle pari opportunità, l'attuazione della legge sull'integrazione socio- sanitaria con il rafforzamento dei consultori.
''Il tema della violenza - secondo Morana- non può essere trattato estemporaneamente sull'onda dell'emozione quando accade un fatto grave, ma deve potere contare su iniziative permanenti e decise anche da parte del governo nazionale, a partire da una legge organica in merito".
E ieri, in concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza di genere, si è tenuta una riunione straordinaria del Consiglio comunale di Palermo.
Sala delle Lapidi ha approvato una mozione proposta dal presidente della commissione Attività sociali e un atto di indirizzo che impegna il sindaco Leoluca Orlando e la sua Giunta a porre in essere diverse azioni. In particolare si chiede l'impegno dell'amministrazione per l'istituzione di un osservatorio che riporti i dati dei casi di violenza, ma anche azioni di sostegno alle vittime di violenza e di recupero degli autori di tali atti, adottando provvedimenti, come la costituzione di parte civile, per garantire che nei procedimenti penali la cultura, la religione o il cosiddetto "onore'', non possano essere addotti come scusa per giustificare tali atti.
"Con l'approvazione di questo documento che comporta una serie di impegni da parte dell'Amministrazione comunale a difesa dei diritti della donna e a difesa della sua dignità - affermano il sindaco e il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando - si rafforza l'impegno e il lavoro del Comune per esser vicino alle vittime di violenza e soprattutto per prevenirla sul piano materiale e sul piano culturale. Questo documento - hanno concluso - è il frutto dell'attività, del valore e dell'impegno delle tante associazioni che lavorano su questo tema e che stanno costruendo interlocuzioni con l'Amministrazione".