L'uomo, un pregiudicato di 43 anni è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla sezione Investigtiva del Commissariato Zisa-Borgo Nuovo perché resosi responsabile di una condotta vessatoria e persecutoria nei confronti della sua ex compagna. Una situazione che era degenerata progressivamente con la fine della relazione.
Le indagini della Polizia confluite nel provvedimento restrittivo hanno evidenziato l'ennesimo caso di stalking in cui, in un allarmante crescendo di pressioni e violenza del suo aggressore, una donna ha visto restringersi ogni giorno di più i suoi spazi. La sua libertà.
La relazione tra i due, era durata tre anni, durante i quali più volte l'uomo aveva usato violenza nei confronti della donna; motivo che aveva portato la vittima a troncare il rapporto proprio per la sua incolumità fisica oltre che per la serenità della sua vita familiare.
Ed è proprio in quel momento che è iniziata la pressione psicologica nei confronti della donna, messa in atto con appostamenti e pedinamenti continua nei luoghi da lei maggiormente frequentati, tra i quali dunque la sua abitazione.
Il tutto con minacce anche a mezzo facebook e telefoniche, ingiurie, offese estese ai familiari, percosse certificate da referti ospedalieri, hanno minato la quiete della giovane donna, condizionandone le abitudini e costringendola, per altro, a limitare allo stretto indispensabile le uscite. Un incubo.
La donna per parecchio tempo ha evitato di sporgere denuncia, soggiogata dalla presenza invasiva dell'uomo e da quella pressione. Questo ha dato al pregiudicato, la possibilità di avere comportamenti sempre più aggressivi, fino ad esplodere ben 4 colpi di pistola a salve, all'indirizzo della donna, mentre era affacciata al balcone.
La donna, giunta al culmine della prostrazione, ha deciso di denunciare l'ex compagno che, adesso, si trova in carcere.