News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – La giunta regionale nella seduta di questa amattina ha approvato l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia. Contestualmente, il presidente della Regione Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano. La responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. – […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede […]

  • TORINO (ITALPRESS) – “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, il quale, ne siamo sicuri, saprà garantire e promuovere l’unità interna e l’autonomia dell’Associazione”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, che proprio questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della 41esima […]

Sos Imprese, la Confesercenti lancia l'allarme

sos-impresa

Si tratta del tredicesimo rapporto sullo stato di salute delle imprese siciliane. Nel 2006, durante l'annuale focus a Roma, fu usata per la prima volta la dicitura di Mafia spa, un'espressione poi entrata nel gergo comune. Ma come è cambiata la struttura di Mafia spa in questi tre anni di crisi economica?

La risposta purtroppo, non è affatto consolante. I dati snocciolati questa mattina parlano di 25.000 imprenditori minacciati su tutto il territorio siciliano e la percentuale di chi paga il pizzo arriva a toccare il 70%. La situazione peggiora nelle grandi città. Solo a Palermo la stima sale al 90%,rimangono fuori le imprese direttamente controllate da strutture mafiose per il riciclo del denaro sporco e le poche "mosche bianche" che provano a resistere.

Il prezzo della protezione mafiosa varia molto a seconda del tipo di attività e del luogo in cui sorge l'attività. Per una piccola-media impresa si può arrivare a pagare tra i 250 euro fino ad un massimo di 1.000 euro mensili, con punte di 3.000 euro per i grandi centri commerciali. 

Solo nel 2011 le imprese chiuse per colpa dell'usura sono state circa 100.000. Un quadro completo della situazione critica vissuta in questi anni è stata raccolta nell'intervista a Lino Busà, presidente di S.O.S impresa e dalla storia di Vito Quinci, imprenditore che si è ribellato al circolo vizioso del racket ma non sente ancora la tutela dello Stato: