Palermo. Lo scorso tre luglio i Carabinieri avevano portato a termine l'operazione antimafia "Alexander" smantellando i vertici dei mandamenti mafiosi di Porta Nuova, Brancaccio e Mazara del Vallo. Oggi è scattato il sequestro dei beni, per un valore complessivo di 40 milioni di euro.
I sigilli sono scattati per un'azienda di macellazione e vendita di carne all'ingrosso, nel cui patrimonio aziendale rientrano uffici amministrativi ed unità operative. L'azienda, del valore di 30 milioni di euro, sarebbe riconducibile all'uomo responsabile dell'estorsione nei confronti del noto chef palermitano Natale Giunta, e ritenuto reggente della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio.
Sotto sequestro poi sono finiti un pub, due imbarcazioni, un'auto e un acquascooter. Questi beni erano a disposizione di Antonino Serenella, braccio destro di Alessandro D'Ambrogio, formalmente dipendente della Sicil Trinacria Onlus società fornitrice di servizi partecipata della Regione Siciliana, di fatto nullafacente, che percepiva uno stipendio di circa mille euro al mese, mantenendo però un tenore di vita palesemente elevato. Sequestrati anche 200mila euro fra assegni e contanti.