Una sentenza che potrebbe aprire un varco per i lavoratori assunti a progetto dalla Regione siciliana nel 2007, poi esclusi dal passaggio nella Servizi ausiliari Sicilia, la società consortile nata a seguito del riordino delle partecipate regionali per inglobarle. Il giudice del lavoro del tribunale di Palermo, Paola Marino, ha infatti deciso che la Regione dovrà assumere a tempo indeterminato Gaetano Cardella, uno dei precari che ha fatto vertenza per il mancato inquadramento. In più al lavoratore dovranno essere corrisposti tutti i versamenti Inps a partire dalla data di assunzione, risalente all'aprile di cinque anni fa.
Il ricorso contro Biosphera, una delle partecipate confluite nella Sas, risale all'ottobre 2009. La società, secondo il giudice, ha permesso a Cardella di lavorare alle sue dipendenze in modo continuativo "anche dopo il ricorso, in forza di contratti a progetto, di cui l'ultimo prorogato fino al 31 dicembre 2010", con "modalità di esecuzione della prestazione lavorativa che avrebbero manifestato i tratti tipici di quelle rese nell'ambito di un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato". Sempre a detta del giudice, il blocco delle assunzioni imposto a livello regionale in questo caso non si applica, perché "la legge è entrata in vigore ben dopo l'inizio del rapporto di lavoro a progetto da parte del ricorrente".
"Esprimo grande soddisfazione per questa sentenza – dice Pietro La Torre, segretario regionale della Uiltucs (nella foto)– abbiamo sempre creduto nella legittimità dei ricorso e abbiamo comunque tentato una mediazione nei confronti dell'impresa". Dal sindacato, inoltre, giunge notizia che sono in corso altre cinque cause di altrettanti lavoratori estromessi dal passaggio nella nuova società.