Gli ATO, gli enti regionali che curano la gestione dei rifiuti, dovevano essere spariti da un pezzo ma la discussione sul loro riassetto è ancora in atto. Il tavolo tecnico ha visto riuniti l'assessorato regionale all'Energia e Servizi il Dipartimento rifiuti e il cosiddetto Soggetto attuatore, l'ufficio che dovra' gestire il riordino degli Ato, e le organizzazioni sindacali. Un tavolo tecnico da cui è uscita qualche novità.
Innanzitutto si ha una scadenza. Entro aprile dovranno essere redatti i bandi di gara ed i cosiddetti capitolati tipo, tutti atti che precedono la messa in moto della macchina burocratica per il riassetto degli ATO, in Sicilia ed a Palermo. Un atto che soddisfa le sigle sindacali ma che viene giocata sul filo dell'emergenza. Rientrata come promesso a Pasqua quella dell'AMIA, la situazione potrebbe non reggere a lungo.
Per Dionisio Giordano, segretario regionale Fit Cisl Ambiente, Claudio Di Marco, segretario Fp Cgil, Gianni Acquaviva segretario Uiltrasporti, Luisa Milazzo della Fiadel, i problemi più rilevanti rimangono sul tavolo e saranno risolvibili solo dopo le amministrative di maggio.
I sindaci dell'Isola dovranno impegnarsi a provvedere direttamente al pagamento del corrispettivo per assicurare la totale copertura dei costi, per evitare i problemi attuali legati al mancato pagamento delle somme dovute agli Ato.
Tutti ancora da vedere la questione relativa ai debiti, circa un miliardo di euro accumulato dai 27 Ato della Sicilia, e su cui la Regione non può più intervenire dopo i rilievi sollevati dalla Corte dei Conti.