Dopo appena due giorni di protesta, in Sicilia si avvertono già forti disagi. Molti i distributori di carburante che hanno già chiuso per esaurimento scorte. Quelli ancora aperti registrano code con decine di auto in fila. L'annuncio di prosecuzione della protesta a oltranza rischia di lasciare a secco non soltanto i serbatoi delle auto, ma anche, entro un paio di giorni,supermercati ed ipermercati.
Presso tutti i porti dell'isola, infatti, gli autotrasportatori impediscono l'uscita dei tir dagli scali, dopo gli sbarchi, o l'entrata per quelli in partenza. Stamane i pescatori di Porticello, poco fuori Palermo, si sono fatti sentire bloccando li binari, e per poco non c'è scappata una strage a causa del treno che non si è fermato immediatamente, nonostante il conduttore fosse già stato avvertito.
Momenti di altissima tensione con i pescatori stessi che hanno provato a tirare fuori a forza il macchinista dal locomotore. Anche i tassisti palermitani hanno fatto sentire la loro voce, piazza Politeama e piazza Castelnuovo, nel pieno centro di Palermo, sono state invase dai taxi.
La rivendicazione è contro la liberalizzazione della categoria. Ma nel pomeriggio, nel cuore dello storico mercato di Ballarò, i giovani della sinistra hanno inscenato una protesta contro il Governo Monti e contro le amministrazioni locali, battendo a tappeto tutto il mercato e distribuendo volantini ai commercianti. Anche oggi la via d'accesso all'autostrada per Catania è stata presidiata dal comitato "Forza d'Urto" e dal "Movimento dei Forconi".
La tenacia dei dimostranti è alimentata dal previsto arrivo delle "divisioni corazzate", alias i trattori, che forse già domani dovrebbero fare il loro ingresso in città, e dall'appoggio che alcuni movimenti studenteschi avrebbero garantito loro. Intanto, lo spazio dedicato dai media nazionali alla protesta è semplicemente scandaloso. Pochissime parole e servizi sul malcontento di un intero popolo.
Se questa è informazione.....giudicate voi.