News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – La giunta regionale nella seduta di questa amattina ha approvato l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia. Contestualmente, il presidente della Regione Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano. La responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. – […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede […]

  • TORINO (ITALPRESS) – “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, il quale, ne siamo sicuri, saprà garantire e promuovere l’unità interna e l’autonomia dell’Associazione”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, che proprio questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della 41esima […]

Si arrestano gli usurai, ma banche e finanziarie fanno di peggio

baL'usura è uno dei crimini peggiori di cui la gente con l'acqua alla gola, finanziariamente parlando, possa essere vittima. Oggi accade che associazioni come "Addìo Pizzo" si battano strenuamente contro ogni forma di usura, estorsione o vessazione finanziaria, tentando di persuadere i commercianti e la gente a denunciare estorsori, racket del pizzo e singoli usurai.

Ecco, parliamo proprio di denunce. Oggi abbiamo fatto fatto un giro per le banche e le finanziarie, col fine di capire se e come le nuove disposizioni in materia di interessi su scoperture, fidi, e mutui siano state recepite dagli istituti di credito. La situazione è disastrosa e ve lo annunciamo subito. Abbiamo avuto la conferma delle nostre peggiori previsioni e cioè: I tassi d'interesse sull'eccedenza, rispetto alla facoltà di scoperto, che partono da una base del 14,2 - 14,5 %, raggiungono alche il 17%, (abbondante tasso da usura) che viene calcolato trimestralmente. Per  rendere  più comprensibile ciò che stiamo dicendo, vi facciamo un esempio: se sul vostro conto disponete di una scopertura o fido di 2000 euro, normalmente vi viene applicato, qualora ne fruiste, un tasso variabile tra il 14,2 ed il 14,5%, come detto prima.

Se dunque dovesse capitare di non potere rientrare, nel giro di tre mesi il vostro debito crescerebbe fino a portarvi in extra fido. Che significa? Significa che oltrepassata la soglia dei 2mila euro di scopertura, vi verrà applicato un tasso assai prosimo al 17% di interessi. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha intimato alle banche di ricalcolare gli interessi applicati in merito ai fidi ed alle scoperture, ma la condizione è che i clienti ne facciano richiesta, rifondendo i correntisti stessi con le differenze evidenziate. Una soluzione potrebbe essere quella di chiedere degli estratti conto scalari, che ripercorrano il carico degli interessi sul conto e l'aumento del debito, ma una banca per un estratto conto del genere ti chiede 10 euro per ogni mese di calcoli riportati su carta, quindi meglio pensarci bene. Alcuni casi veramente osceni sono affiorati dalle finanziarie.

Povero chi ha contratto un debito con una finanziaria  e non può onorarlo. Gli interessi sulle rate insolute arrivano anche al 30%. Se immaginiamo che lo stesso Governo ha recentemente dichiarato nulle tutte le cartelle esattoriali di Equitalia che riportavano una maggiorazione per interessi di mora del 10%, pensiamo a come si potrebbe intervenire sulle banche. Per dovere di cronaca, riportiamo anche l'ultimo diktat del Decreto Monti, che imporrebbe (attenzione al condizionale) alle banche, ove l'utente ne facesse richiesta, di riconvertire i tassi dei mutui, da fisso a variabile e viceversa. Ebbene, le banche si rifiutano, prima su tutte Unicredit. Abbiamo usato il condizionale per questo, perchè nonostante un decreto rappresenti la legge, nessuno la fa rispettare e le banche continuano a farla da padrone. A questo punto, in attesa di risposte repentine, che pensiamo mai arriveranno,  tiriamo in ballo il buon Bertolt Brecht, che in uno dei suoi celebri aforismi disse: "Cos'è rapinare una banca a paragone del fondare una banca?" . Avrà avuto ragione?