Gli argomenti nostrani, siciliani e palermitani, purtroppo non mancano ma oggi non riesco a fare a meno di commentare una succulenta (e avvilente) notizia, riportata da Repubblica, che arriva dall'Abruzzo. E lo faccio perchè i fatti riportati sono pardadigma perfetto dell'incredibile decadimento etico cui è giunta nell'ultimo ventennio la politica italiana e, quindi, la società italiana di cui la politica è specchio. Mi limiterò al racconto, le considerazioni fatele voi gentili lettori. Un simpatico assessore regionale del Pdl, ma conta poco l'appartenenza, in atto agli arresti per tangenti, un dettaglio, ha pensato bene di assumere come segretaria un'avvenente ragazza, accusata anche lei per la questione delle tangenti di cui sopra, prevedendo nel contratto d'assunzione, a chiare lettere, anche favori sessuali. La donna doveva "stare insieme" all'illuminato politico almeno quattro volte in un mese per fare "l'amore". L'ineffabile assessore avrà pensato, 'basta con questo andazzo triviale e nascosto del bunga bunga, delle ragazze pagate in nero da Berlusconi, delle bugie oltre ogni evidenza, diamo, in nome della legalità e della trasparenza, una veste giuridica al sesso tra segretaria e boss'. Detto fatto. Lodevole! Tutto consacrato in un regolare contratto, mica si scherza, magari non proprio conforme al codice civile che vieta un oggetto contrattuale di tal natura, però adesso non facciamo gli azzeccagarbugli. Quel che conta è il messaggio di un cambio di rotta morale, per rimanere in tema, che ha voluto lanciare al Paese la nuova icona del diritto fatta persona in quel dell'Abruzzo. La povera ragazza, mamma di una bambina, che ha dichiarato che non poteva non firmare per paura (ma un avvocato amico no?), adesso è perseguitata dagli sguardi non proprio benevoli dei suoi compaesani, in questi casi, si sa, l'ipocrisa collettiva la fa da padrona dai tempi del "chi è senza peccato scagli la prima pietra", e da telefonate anonime. Una cosa vorrei chiedere all'assessore, al quale immagino qualche Università darà una laurea honoris causa in Giurisprudenza. Nell'eventualità di mancate prestazioni, o di un numero inferiore delle stesse rispetto al pattuito, come avrebbe reagito, avrebbe citato la segretaria inadempiente? Stupefacente, sebbene avvilente, diamogli un bel 10!
Pippo Russo