Società, imprese, beni aziendali, appartamenti, un lussuoso agriturismo e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro. Questo è l'ingente patrimonio sequestrato dalla Guardia di Finanza di Palermo a cinque imprenditori mafiosi della Provincia di Palermo, Marcello Pantina, 39 anni, Antonio Maranto, 48 anni, Gaspare Ofria, 44 anni, Gandolfo Zafarana, 52 anni e Antonino Vaccaro, 64 anni, tratti in arresto nell'aprile 2009 nell’operazione grande mixer cento passi (in cui venne arrestato anche Leonardo Badalamenti figlio del boss di Cinisi, Tano) perché ritenuti responsabili – a diverso titolo – dei reati di associazione mafiosa e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche aggravata dal metodo mafioso.
Tre dei cinque imprenditori, originari di Polizzi Generosa, sono risultati esponenti di spicco (uno di loro è stato il reggente) della locale famiglia mafiosa e per conto della stessa avrebbero "controllato" con metodi mafiosi l'attribuzione di importanti appalti pubblici e privati, tra i quali la realizzazione di un tratto dell'acquedotto di Polizzi Generosa, la manutenzione di una strada provinciale e la ristrutturazione di un lussuoso agriturismo a Polizzi Generosa.
Gli altri due imprenditori, sono originari rispettivamente di Polizzi Generosa e Palermo e titolari di aziende attive nel settore del turismo e dell'edilizia con sedi a Palermo e Firenze e oltre ad aver perpetrato, attraverso documentazione falsa, una truffa aggravata in danno della Regione Sicilia, percependo per la ristrutturazione del predetto complesso agrituristico, finanziamenti pubblici non spettanti per oltre un milione di euro, si sarebbero avvalsi dell'intermediazione di esponenti mafiosi della "famiglia" di Polizzi Generosa per aggiudicarsi indebitamente appalti pubblici e privati e regolare, secondo logiche mafiose, controversie di carattere economico.
In una logica di "reciproco vantaggio" agli appalti "irregolari" avrebbe partecipato anche una società di trasporto riferibile ad uomini d'onore di Polizzi Generosa.
Alla luce dell'accertata contiguità mafiosa degli imprenditori in indagine, le accurate investigazioni economico – patrimoniali svolte dalle Fiamme Gialle hanno evidenziato significative discordanze tra i beni a vario titolo detenuti ed i redditi dagli stessi dichiarati al Fisco.
I beni posti in sequestro, perché ritenuti il reimpiego di proventi illeciti, consistono in società attive nei settori dell'edilizia, turismo, gestione e cessione di immobili, e relativi compendi aziendali, con sedi a Palermo, Firenze, Prato e Livorno, un lussuoso complesso agrituristico a Polizzi Generosa (PA) del valore stimato in circa 1,5 milioni di euro, ville, appartamenti, autorimesse e fabbricati rurali nelle provincie di Palermo, Agrigento, Prato e Siena, terreni agricoli nella Provincia di Palermo e consistenti disponibilità bancarie, per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro.
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