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Agenzia di Stampa Italpress
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  • PALERMO (ITALPRESS) – Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede […]

  • TORINO (ITALPRESS) – “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, il quale, ne siamo sicuri, saprà garantire e promuovere l’unità interna e l’autonomia dell’Associazione”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, che proprio questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della 41esima […]

Sempre più crisi e sempre più disagio, a Palermo 46mila famiglie in 'povertà assoluta'

poverta2 web--400x300 In Sicilia 547mila famiglie, il 27,03% della popolazione dell'Isola, vivono in povertà relativa, e 180mila in povertà assoluta. Nella provincia di Palermo sono circa 140mila le famiglie in povertà relativa e circa 46mila quelle in povertà assoluta, senza considerare i possibili poveri tra gli immigrati. Nel complesso nel palermitano ci sono oltre 100mila persone in povertà assoluta, dati sei volte superiori a quelli della Lombardia e del Piemonte, la permanenza della crisi poi li fa aumentare dal 2 al 3 % ogni anno.

Non si tratta più solo del disoccupato o il pensionato sotto il minimo, ma di operai in cassa integrazione, famiglie monoreddito, artigiani, commercianti, i nuovi poveri insomma.

A loro è rivolta l'attività del Forum del terzo settore, composto da 15 associazioni di volontariato, che rappresentano circa oltre 25 mila persone. La lotta alla povertà e all'esclusione sociale, l'assistenza degli immigrati, la promozione dei servizi alle persone nei distretti socio-sanitari, le attività di volontariato per i più deboli, per gli anziani sono i principali obiettivi del Forum, ma non solo.

Il manifesto è stato presentato a Palermo. ''Intendiamo portare avanti le nostre proposte - ha spiegato il portavoce provinciale Giuseppe Romancini - come quella dell'istituzione di un tavolo permanente sul welfare, che pensi a migliorare le politiche sociali della città, va affrontata l'emergenza sociale, incentivato il lavoro giovanile ed occorre lottare contro la povertà''.

Le associazioni che hanno aderito sono: Auser, Ada, Anteas, Legacoop, C.a.d.o, Anolf, A.ge Giuseppe Pitrè, Agci Sicilia, Erripa Confcooperative, A.Ge associazione genitori provincia di Palermo, Progetto Italia 2000, Associazione nazionale centri sociali comitati anziani, Arca, People help the people.

La Sicilia e Palermo in particolare hanno tutti record statistici in negativo, l'Isola è infatti la prima regione d'Italia con il più alto numero di poveri, con la disoccupazione giovanile che ha superato il 50% e a fronte della crescita del numero dei poveri, risulta scarsa l'assistenza sociale.

''Poche le mense nella provincia di Palermo, in città solo 6 distribuiscono pasti caldi per un totale di circa mille pasti giornalieri - ha proseguito Romancini -, in città la Caritas, la comunità di Santa Egidio e il Banco opere di Carità distribuiscono generi alimentari, sono circa 400 i punti di distribuzione tra le parrocchie, la Caritas, Santa Egidio e le associazioni, di cui alcune aderenti al Forum, che mensilmente si sono presi in carico migliaia di famiglie''.

Circa 25 mila famiglie usufruiscono della social card con 40 euro al mese di ricarica mensile, a settembre sarà operativa la nuova credit card che prenderà in carico circa 2mila famiglie dei nuovi poveri di Palermo, i comuni a macchia di leopardo distribuiscono piccoli sussidi, la rete del volontariato in modo occasionale raccoglie e distribuisce derrate alimentari.

''Bisogna aumentare la rete distributiva - ha detto ancora -, aprire nuove mense. Per il 2014 la comunità europea cesserà la distribuzione di prodotti alimentari, sostituendoli con un fondo economico da definire, insieme al mancato finanziamento dei fondi nazionale, il rischio è, se non si interviene, di avere per il prossimo anno un aumento esponenziale della povertà con possibile esplosione della rabbia sociale''.