Ritorna uno dei riti collettivi che si erano persi con l'avvento del nuovo millenio. A tredici anni dall'ultimo mega-concorso per aspiranti insegnanti, domani e dopodomani più di 320.000 italiani si metteranno alla prova per testare la loro capacità nell'assicurarsi uno dei 11.542 posti fissi dietro le cattedre della scuola pubblica, messi a disposizione dal governo Monti in un raro momento di generosità.
Le prove d'ingresso del concorsone versione 2.0 saranno computerizzate, con l'apertura delle 2.520 aule informatiche attrezzate dal ministero della Pubblica istruzione: un computer per ogni candidato, il quale dovrà rispondere a 50 domande (testando le proprie capacità logiche e di comprensione del testo, competenze digitali e linguistiche) in 50 minuti per sapere in presa diretta se è idoneo per passare allo step successivo.
In Sicilia i posti da insegnante messi a disposizione sono 1.194, a fronte di circa 46.000 iscrizioni: 1 su 38 ce la farà.