Due sale scommesse, del tutto sprovviste di licenza e delle autorizzazioni e concessioni dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono state scoperte a Lercara Friddi, in provincia di Palermo, dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Corleone.
In un caso i finanzieri, all'atto dell'accesso, hanno sorpreso il responsabile mentre conteggiava sul proprio personal computer, durante il collegamento con un sito web di un bookmakers straniero, le scommesse raccolte su eventi sportivi di quella giornata.
Un accertamento più mirato eseguito dai finanzieri sul computer ha consentito di verificare l'esistenza di un "conto gioco" dedicato al resoconto complessivo delle giocate effettuate, con relative vincite e perdite, intestato allo stesso responsabile e da questi utilizzato per offrire scommesse a potenziali avventori.
In pratica, violando la normativa di settore che vieta ogni genere d'intermediazione nell'effettuazione delle scommesse, era lo stesso proprietario della sala giochi a gestire per conto degli avventori le scommesse sul proprio conto di gioco, incassando direttamente le quote delle singole giocate e, in caso di vincita, pagando le somme ai clienti.
Nell'altra sala scommesse, peraltro adibita anche ad Internet Point, il titolare controllava direttamente, dal proprio PC, tutti i singoli terminali della stanza, "camuffati", per l'appunto, da postazioni utilizzabili per la sola connessione ad Internet ed invece utilizzati per l'effettuazione delle puntate.
Al termine degli interventi, i titolari delle sale scommesse sono stati denunciati a piede libero alla competente Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Termini Imerese, per violazione dell'art. 24, comma 23, della Legge 88/2009 e si è proceduto al sequestro di 11 postazioni PC utilizzate per le scommesse, 7 stampanti a questi connessi impiegate per la stampa dei coupon delle giocate e 1 modem.