Quale che sia la sua età e il suo curriculum universitario, Nelli Scilabra inizia a prendere le misure di quello che sarà il suo impegno per i prossimi cinque anni (se la politica regionale dovesse seguire il proprio corso naturale e futuro), alla guida dell'assessorato alla Formazione. Oggi l'assessore ha incontrato le sigle sindacali di categoria, per fare il punto su un settore che da un anno è al palo, con all'orizzonte lo sblocco del cosiddetto "Avviso 20", in modo da rimettere in moto a pieni giri la macchina della formazione professionale siciliana, che traina 10 mila addetti.
"La mia attenzione sarà rivolta ai lavoratori e alle loro famiglie, di certo non possono essere loro a pagare le scelte sbagliate di chi ha governato prima. I loro diritti saranno al centro dell'esercizio del mio mandato". La dichiarazione d'intenti della Scilabra sta tutta in queste parole, al termine del tavolo che si è tenuto in via Ausonia, assicurando poi di essere "al lavoro per risolvere le emergenze", contando sull'ausilio del presidente e dei colleghi che in giunta si occupano di Lavoro e Bilancio. "Dopo le emergenze, ritengo sia fondamentale ridisegnare l'impianto della formazione professionale in Sicilia – pianifica Scilabra - C'è un vuoto tra l'istruzione e la formazione professionale che dobbiamo assolutamente colmare".
Più caute la parte sociali, che in particolare hanno chiesto "lo sblocco del 50 per cento della prima erogazione sull'Avviso 20". ''L'obiettivo resta l'immediato pagamento delle retribuzioni arretrate ai lavoratori – dice Giovanni Migliore, responsabile regionale Cisl Scuola - Non ammettiamo che si possa ancora rinviare l'erogazione di tutte le somme della prima anticipazione dell'avviso 20/2011 agli enti che hanno già presentato la documentazione, assieme al secondo acconto, per consentire ai lavoratori di recuperare tutte le spettanze da giugno fino a dicembre".