A parlare in merito alla concessione degli arresti domiciliari a Michele Aiello, prestanome del boss della mafia Bernardo Provenzano, condannato a 15 anni e mezzo di reclusione, è il Presidente del Tribunale di Palermo, Vittorio Alcamo. Usa parole pesanti come macigni il Presidente Alcamo, e lo fa ricordando che la memoria di Giudici come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non va onorata solo in tempo di commemorazioni, ma col lavoro d'ogni giorno.
"Esistono disparita' cosi' evidenti da meritare la definizione di ingiustizie - ha detto il Presidente Alcamo - figlie di quell'Italia in cui nessuno si indigna piu' ed in cui si puo' arrivare a simili offese all'intelligenza comune ed ai diritti degli altri cittadini privi di mezzi". Non usa il guanto il Presidente del Tribunale di Palermo, e critica apertamente la decisione assunta dal Tribunale di Sorveglianza de L'Aquila, che ha concesso ad Aiello, a causa di un'intolleranza alimentare, gli arresti domiciliari. Un provvedimento che va a screditare ancora di più il concetto che il popolo italiano ha della giustizia e che ci declassa agli occhi dell'Europa e del mondo.