News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – L’unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo ha adottato un’innovativa tecnica mininvasiva per il trattamento delle valvulopatie cardiache, realizzata attraverso un accesso dal cavo ascellare. Questo approccio, si legge in una nota, rappresenta un notevole avanzamento nel campo della chirurgia cardiaca, offrendo ai pazienti un’alternativa meno traumatica rispetto alle […]

  • CATANIA (ITALPRESS) – Nel 2024 sono stati eseguiti in Sicilia 253 trapianti di organi, rispetto ai 125 del 2023 con un tasso di opposizione, nel 2023 al 44%, ridotto al 30%. Ed in particolare 100 trapianti di fegato e 10 trapianti con donazione a cuore fermo. E’ stato reso noto durante una conferenza stampa, presso […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – “In appena due anni di governo la Sicilia è cresciuta oltre ogni attesa. Lo certifica la Banca d’Italia che indica un aumento del Pil superiore alle altre regioni. Questo significa che abbiamo lavorato bene ma anche che c’è un sistema produttivo e imprenditoriale solido e strutturato: questo è un elemento di base […]

Scandaloso, Cuffaro in carcere, ma l'ARS gli riconosce 6 mila euro al mese di vitalizio

 

Che la vicenda dell'ex Presidente della Regione Totò Cuffaro sia emblematica è un fatto. Tra i pochi, pochissimi, politici che sono realmente finiti in carcere con l'accusa di collusione con la Mafia. Cuffaro sta pagando il proprio debito con la giustizia, ormai da anni, a Rebibbia a Roma, nessun permesso, niente domiciliari, carcere nudo e crudo, come è giusto che sia. Resta certamente il fatto che probabilmente potrebbe esserci qualcuno in più a fargli compagnia, ma questo non spetta a noi giudicarlo. Emblematica la vicenda anche perchè, l'ex governatore della Sicilia è in carcere per mafia, ma continua a ricevere, puntuali ogni mese, i suoi seimila euro al mese di pensione.
L'Ars, infatti, continua a versare regolarmente il vitalizio all'ex governatore. Ma ancora più emblematico, se non tragico, è il fatto che non c'è nulla da gridare allo scandalo, perchè è tutto regolare. Il decreto Monti taglia le pensioni solo a chi ha compiuto reati contro la pubblica amministrazione. E non a chi è stato condannato ed è fisicamente in carcere per favoreggiamento aggravato alla mafia. Si tratta di una cifra sostanziosa: un assegno da circa 6 mila euro lordi al mese, a cui non è applicabile alcune norma, nazionale o regionale, neanche quelle di ultima approvazione all'Ars che possa prevedere lo stop al vitalizio per ex deputati agli arresti.
Questa è la nostra giustizia. Fatta da norme e regolamenti scritti materialmente dai diretti interessati che chiaramente si sono pensati e tagliati su misura tutti i possibili paracadute... a noi cittadini resta solo lo stare a guardare e pagare le tasse che servono anche a queste nefandezze...