News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede […]

  • TORINO (ITALPRESS) – “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, il quale, ne siamo sicuri, saprà garantire e promuovere l’unità interna e l’autonomia dell’Associazione”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, che proprio questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della 41esima […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nas di Palermo, nell’ambito della strategia mensile di contrasto agli illeciti commessi nel settore ricettivo – alberghiero e della ristorazione, disposta a livello nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, hanno eseguito controlli a strutture turistico-ricettive del capoluogo, finalizzati a verificare le condizioni igienico sanitarie, strutturali ed […]

Sanità Siciliana, mega tagli a reparti e ospedali

 

L'assistenza sanitaria pubblica è certamente uno dei servizi primari per i cittadini. Difronte a un disaggio fisico e alla dignità del malato non bisognerebbe mai cedere ma anzi implementare e dare assistenza reale a chi ne ha bisogno. Ma la sanità in Sicilia rappresenta la spesa maggiore per il già drammatico bilancio regionale. Ed ecco che è sempre e solo da quest'ambito che bisogna recuperare i soldi che mancano... scordandosi che si parla di uno dei servizi essenziali per qualsiasi comunità democratica degna di tale nome. La regione siciliana, invece di pensare a tagliare i mega appalti sulle forniture sanitarie dell'isola, di centralizzare le gare di appalto per fare economia, di smaterializzare il sistema per cui un'azienda pubblica deve pagare 5 o 6 folte di più la fornitura di materiali che ai privati vengono venduti a prezzi notevolmente inferiori, preferisce "entrare a gamba tesa" riducendo presidi e reparti dentro gli ospedali. Il nuovo piano di riordino della sanità siciliana, infatti fa passare le strutture sanitarie pubbliche nell'isola, da 1.340 a 916. Nello stesso piano sono anche previsti accorpamenti di alcuni ospedali tra cui quello di Sciacca e Ribera, Gela, Niscemi e Mazzarino e Caltanissetta, San Cataldo. Così come in provincia di Palermo, Partinico, Mussomeli, Corleone, Termini E Ingrassia con Villa delle Ginestre proprio a Palermo. Cosa comporterà questo per i cittadini? Oltre i già quotidiani disaggi, code e degenze nei corridoi è facilmente intuibile che la situazione non potrà che peggiorare. Più che tagliare i reparti e i presidi ospedalieri sul territorio, forse che forse sarebbe meglio prima razionalizzare la spesa e azzerare gli sprechi di farmaci e materiali di consumo, magari centralizzando un sistema di condivisione tra le strutture sanitarie delle giacenze di magazzino, così che se un ospedale ha " siringhe in più" e uno le ha ultimate, invece di comprarne altre si evitano che quelle in giacenza magari scadano inutilizzate...