Palermo - Un incontro di oltre due ore sui temi del lavoro e del disagio sociale.
E' approdata alla Curia di Palermo la vertenza degli oltre 10mila lavoratori della Formazione professionale in Sicilia.
Una delegazione di operatori e di rappresentanti della Cisl Scuola e Cisl regionale guidata dal segretario Giorgio Tessitore ha incontrato il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo.
''Sapete che la Chiesa, pur non avendo soluzioni pratiche ed immediate al problema - ha detto l'arcivescovo -, ha espresso sempre, ed esprime ancora adesso, solidarietà e vicinanza al dramma vissuto a motivo della disoccupazione. L'emergenza che oggi vive la Formazione professionale - ha aggiunto - si inscrive in un contesto più ampio, quello della nostra Regione ogni giorno faticosamente provata da un'ampia crisi socio-economica che a tutti i livelli si evidenzia con preoccupanti segni di recessione''.
Il cardinale Romeo ha anche sottolineato la difficoltà di dialogo con le istituzioni. ''Sembrano mancare interlocutori politici concreti, che si facciano realmente carico di una vera e propria progettualità al servizio della Regione - ha detto -. La politica non è soltanto gestione delle emergenze. Non possiamo non riscontrare le lentezze politiche e amministrative, i cui equilibrismi continuano a far accumulare pesanti ritardi sullo sviluppo reale della nostra Regione''.
Concetti che, mette in risalto la Cisl, ''sono strettamente collegati alle nostre insistenti richieste rivolte alle istituzioni regionali e alla politica affinché in Sicilia prevalgano scelte e priorità di segno strategico per avviare un vero processo di sviluppo''.
Per il segretario Cisl Sicilia, Maurizio Bernava le parole dell'arcivescovo Romeo sono ''incoraggianti, ci spingono ad andare avanti. Ciò che emerge è una profonda inadeguatezza ed incapacità ad affrontare gli effetti della crisi da parte delle istituzioni, manca una vera e propria strategia ed azioni di governo che mettano al centro il lavoro, la povertà, lo sviluppo. La debolezza etica nell'uso delle risorse pubbliche e l'utilizzo solo politico dell'amministrazione - conclude Bernava - alimenta sfiducia fra i cittadini nei confronti della politica e allontana i processi di ripresa''.