Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha nominato Roberto Scarpinato procuratore generale di Palermo.
Scarpinato, che guida la Procura di Caltanissetta dal 2010, ha avuto 19 voti favorevoli, mentre si sono astenuti 4 consiglieri: 3 laici di centrodestra Nicolò Zanon, Filiberto Palumbo e Ettore Albertoni e il togato indipendente Aniello Nappi.
Zanon e Palumbo hanno spiegato la loro astensione, sottolineando che "non si tratta di sfiducia nei confronti di Scarpinato, ma perchè è rimasto l'unico candidato".
La nomina alla guida della Procura di Palermo, vacante dal novembre 2011, quando era andato in pensione Luigi Croce, avviene all'indomani del monito del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che in una lettera inviata al vicepresidente Michele Vietti, di cui è stata data lettura ieri in apertura del plenum, rimprovera al Csm i ritardi nelle nomine ai vertici di alcuni importanti uffici giudiziari, imputabili anche ai contrasti tra le correnti.
L'altra proposta portata in plenum dalla commissione, a favore di Libertino Alberto Russo, è stata revocata prima del voto perchè lo stesso Russo è stato nominato presidente di sezione della Corte di Cassazione.
Scarpinato, 60 anni, è in magistratura dal '77. Ha fatto parte del pool antimafia di Palermo, anche nel ruolo di aggiunto. Si è occupato di inchieste importanti come quelle per gli omicidi di Piersanti Mattarella, Salvo Lima, Carlo Alberto Dalla Chiesa, e dei processi a Bruno Contrada e Giulio Andreotti. Quando il posto era stato messo a concorso aveva presentato domanda anche il procuratore di Palermo Francesco Messineo, che poi si era ritirato a dicembre perchè indagato a Caltanissetta per violazione del segreto istruttorio. In seguito anche il procuratore di Messina Guido Lo Forte ha ritirato la sua candidatura.
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