Sono stati rilasciati stamattina i due motopescherecci italiani - "Madonnina", iscritto al registro navale di Scoglitti (RG), e "Principessa Prima", iscritto a Licata (AG) - fermati giovedì scorso dalle autorità di Valletta con l'accusa di pesca illegale in acque maltesi dove la pesca è protetta ai sensi della vigente normativa comunitaria.
A seguito del processo per direttissima, tenutosi venerdì, i capitani delle due imbarcazioni hanno patteggiato e sono stati condannati a 20.000 di multa ciascuno.
Stamattina, dopo aver dimostrato l'avvenuto pagamento della sanzione, hanno ottenuto dalle autorità maltesi il permesso di tornare in Italia Sin dall'inizio della vicenda l'ambasciata italiana a Malta - in costante contatto con la Farnesina, il Comando delle Capitanerie di Porto ed il legale dei connazionali - ha prestato ai due capitani e ai loro equipaggi ogni possibile assistenza, fornendo beni di prima necessità e facendo loro visita anche durante il processo.