La Procura di Palermo ha rigettato, ritenendola incongrua, la richiesta di patteggiamento di Massimo Ciancimino a un anno e undici mesi di reclusione e 400 euro di multa , per l'accusa di detenzione di esplosivo. Il figlio dell'ex sindaco di Palermo e' finito sotto processo dopo il ritrovamento nell'aprile 2011, nel giardino della sua casa di Palermo, di decine di candelotti di tritolo. Il gup, Vittorio Anania, ha rinviato l'udienza al 25 gennaio prossimo,
Il tritolo venne ritrovato dopo il fermo del figlio dell'ex sindaco, finito in manette per avere calunniato l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. In quell'occasione Ciancimino fece ritrovare i candelotti sostenendo di averli ricevuti a scopo intimidatorio, salvo cambiare versione quando i magistrati scoprirono che l'indagato si era portato l'esplosivo da Bologna. Il testimone riferi' anche di averne data una parte a un amico e che questi se ne sarebbe disfatto buttandola in mare. Versione che contrastava con quella dell'amico che disse di averla gettata in un cassonetto.