I numeri parlano chiaro, i provvedimenti relativi latitano... La Regione Siciliana tra i tanti primati negativi che detiene è nel primo gradino del podio rispetto a tutte le altre in Italia, anche per il numero di società da essa partecipate. Sono ben 34. Oltre a ciò ha anche il primato per i costi del personale 312 milioni di euro all'anno. Un vero e proprio stipendificio. Delle società partecipate sono ben 14 messe, vita natural durante, in liquidazione, procedure che costano quasi 8 milioni all'anno. Tra i tanti paradossi c'è anche quello relativo alla partecipata 100% Sviluppo Italia Sicilia. Proprio la società che dovrebbe favorire " lo sviluppo" e il credito progettuale alle imprese siciliane l'anno scorso ha chiuso il proprio bilancio con una perdita di 2 milioni di euro. Ma nonostante ciò continua a mantenere tutti i privilegi dei propri dirigenti. Solo in dirigente generale, la cui gestione ha fatto perdere alla società 32 milioni di euro, guadagna più di 180 mila euro all'anno e nel proprio contratto appare in chiaro la disponibilità di un "auto blu" pagata da noi, anche per uso personale.
Nel 2008 proprio Sviluppo Italia Sicilia segnava utili portati in riserva, cioè consolidati per quasi 9 milioni di euro oggi arriva a meno 2. La società spende ogni anno quasi 3 milioni e mezzo di stipendi, più i 300 mila euro lordi dati all'unico dirigente generale, contro i 50 mila del presidente.
Il problema degli stipendi esorbitanti è una costante nel nostro apparato regionale, ma al di la della questione "morale" di tali cifre, se una dirigenza porta la società che governa da un attivo di 8 milioni a una perdita di 2 di milioni, non ci sarebbe da parlare di responsabilità gestionale...? Ma anche questo nella nostra terra resta un tema di pura fantasia....