La regione siciliana ormai è alla paralisi, nulla è servito il Crocetta Bis, il nuovo assessore al Bilancio e tutte le polemiche e litigi politici di questi mesi. Oltre trentamila stipendi resteranno al palo, fornitori, gare, bandi e come sempre chi più ne ha più ne metta. La manovra Bis, annunziata da mesi, slitta ancora, la motivazione sarebbero i nuovi tagli imposti dal decreto Renzi. Oggi il nuovo assessore regionale al bilancio, Agnello, sarà a Roma per provare a trovare una soluzione. Già provare, perchè nulla è certo mentre è sicuramente certo il fatto che migliaia di famiglie senza stipendio sono in reale affanno. Così come lo è l'intero tessuto produttivo siciliano che nell'ente pubblico regionale trova uno dei principali committenti. Una situazione insostenibile, di cui nessuno sembra avere piena coscienza. Mentre quotidianamente continua a tenere banco la questione politica, se questa parola oggi ha ancora qualche significato. Parlamentari e apparati sono tutti concentrati nelle prossime elezioni europee, che oltre ad eleggere alcuni candidati in realtà è sempre più un banco di conta del peso politico di una corrente o partito rispetto all'altro. Si parla e si ci impegna in tutto tranne che per risolvere le drammatiche condizioni della nostra isola. Una responsabilità enorme, storica, di cui qualcuno prima o poi si dovrà prendere il carico. Il dubbio latente resta però sempre lo stesso, che il carico poi vada a finire solo nelle spalle dei cittadini che inermi stanno a guardare e a subire lo sfacelo che ci sta intorno.