Il 3 settembre del 1982 la mafia uccideva il prefetto di Palermo Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo.
Stamani a Palermo la deposizione di corone d'alloro e una messa in ricordo delle vittime dell'agguato.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al prefetto Francesca Cannizzo in cui ricorda il sacrificio del generale.
"Il Generale Dalla Chiesa - scrive il Capo dello Stato - si identificò pienamente con la battaglia in difesa dello Stato democratico e delle sue istituzioni, assurgendone a simbolo per la ferrea determinazione e la coerenza nell'adottare innovative strategie e nel condurre quindi una più incisiva ed efficace azione contro le organizzazioni terroristiche e mafiose".
"Il ricordo dell'eroico sacrificio del prefetto Dalla Chiesa, servitore dello Stato di grande rigore civile e morale, rappresenta tuttora - prosegue Napolitano - fecondo stimolo per la diffusione, specie tra i giovani, della cultura della legalità e del rispetto delle regole e per un rinnovato comune impegno nel consolidamento dei valori fondanti della nostra Repubblica: democrazia, giustizia e libertà. Con questo spirito e interpretando i sentimenti di gratitudine di tutti gli italiani -conclude - rinnovo ai familiari di Carlo Alberto Dalla Chiesa, della sua gentile consorte e dell'agente Russo espressioni di calorosa e solidale vicinanza".