Quattro arresti, 8 chili di droga e 26 piante di marijuana sequestrate dai carabinieri del Comando Provinciale di Palermo. Nel primo caso, due giovani incensurati ed universitari, ragazzi di buona famiglia, sono stati arrestati con l'accusa di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.
In seguito al fermo di un acquirente in possesso di alcuni grammi di droga, militari sono risaliti e hanno perquisito le abitazioni dei due studenti poi arrestati, dove hanno trovato poco più di un kg di marijuana, nascosta in numerosi involucri di cellophane, rivestiti di metallo, 26 piante di canapa indiana, coltivate all'interno di altrettanti vasi, e nascoste dentro una vera e propria serra, illuminata e ventilata, ricavata in un armadio; altro materiale per la coltivazione, produzione e confezionamento dello stupefacente (un coltello, tre trita erbe ed un bilancino di precisione), oltre a 270 euro in banconote di diverso taglio. I due giovani, su disposizione del magistrato, sono stati condotti al carcere dell'Ucciardone, mentre per un terzo complice, denunciato in stato di libertà, l'imputazione è stata quella di detenzione al fine di spaccio.
Nella seconda operazione, invece, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo - San Lorenzo hanno arrestato Pietro Crocilla, 26 anni, di Palermo, e Francesco Miceli, 30 anni, anche lui di Palermo. Dopo un lungo appostamento nei pressi dell'abitazione di Crocilla, presso la quale i carabinieri avevano notato un andirivieni sospetto, gli stessi militari hanno iniziato a fermare alcuni veicoli, in cui sono state rinvenute delle dosi di hashish.
Il passo successivo è stato breve. Nel quartiere Brancaccio, i militari hanno effettuato la perquisizione dell'appartamento di Crocilla, dove hanno bloccato i due, assieme ad un giovane acquirente, con alcune stecche di droga in mano. L'operazione ha portato al sequestro di 8kg di droga, materiale per il confezionamento della stessa e denaro contante. Successivamente, i militari hanno perquisito anche il domicilio di Miceli, presso il quale hanno rinvenuto dentro buste per il congelamento ed involucri di plastica la rimanente parte di droga. I due sono stati condotti al carcere de l'Ucciardone con l'accusa di detenzione al fine di spaccio.