In politica – soprattutto quando c'è di mezzo una campagna elettorale -cittadini e giornalisti si abituano un po' a tutto: alle foto di candidati più o meno ammiccanti a ogni angolo, agli slogan più o meno riusciti, alle invettive. L'ultima "chicca", in ordine di tempo, la regalano il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, e l'esponente Pd Mirello Crisafulli.
Quest'ultimo, nonostante sia stato escluso dalle liste per le prossime elezioni politiche a causa dei suoi problemi giudiziari, ha voluto aprire la campagna elettorale regolarmente. Una manifestazione in grande stile come da copione, occasione utile per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
Dal palco Crisafulli ha pensato bene di lanciare un "monito" al governatore Rosario Crocetta. "Se tocca Enna – ha detto - occuperemo l'autostrada con 5.000 capi di bestiame, vediamo se denunciano anche loro ..." (il riferimento è a un possibile accorpamento della provincia con quella di Caltanissetta ndr.).
Provocazione che non è passata inosservata: ''Il vecchio che resiste", lo gela Crocetta.
Il governatore prosegue senza giri di parole: "Crisafulli annuncia che bloccherà l'autostrada Catania-Palermo, e sono convinto che ce la potrebbe fare da solo considerato la sua stazza, se qualcuno tocca la provincia di Enna. Solo che io non ho alcuna intenzione di toccare la Provincia di Enna, anzi voglio valorizzare quei territori che sono stati penalizzati per troppo tempo dalla politica di Crisafulli".
"Per quel che mi riguarda – aggiunge il governatore - non ho intenzione di fermarmi, con buona pace di Mirello, che dopo essere stato escluso dalla lista del Pd, arma contro la Presidenza della Regione un conflitto che non esiste, anche perchè io non la penso come Monti: voglio riformare le Province ma non abolirle e, sicuramente, voglio difendere i territori come Enna, Caltanissetta e altre piccole realtà siciliane - conclude - Sull'autostrada, quindi, Crisafulli ci finirà da solo, sperando che finalmente magari prenda un pass per qualche località lontana dalla Sicilia, perchè i siciliani non ne possono più dei notabili della vecchia politica. La rivoluzione continuerà e i siciliani capiscono bene chi sono i loro avversari".
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