Il riferimento è alle dichiarazioni di Crocetta di alcuni mesi fa su un possibile ingresso dell'Ast, l'Azienda pubblica dei trasporti, nell'aviazione civile, con voli low cost.
L'Ast è controllata dalla Regione e il governatore si era detto pronto a firmare una delibera con cui dare il via a questo nuovo mercato.
Parole dal sapore fantastico, se pensiamo alla crisi profonda che sta vivendo l'Ast che ha chiuso in passivo i bilanci 2010, 2011 e 2012 in deficit e che ha debiti per oltre 32 milioni.
Una situazione finanziaria drammatica che al momento non vede soluzione.
Ed è notizia di un paio di giorni fa il trasferimento (quando?) di 6 milioni di euro dalla Regione all'Azienda, a fronte di una richiesta di più di 59 milioni.
59 milioni di crediti vantati, che sia chiaro.
Il vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana Salvo Pogliese (nella foto), commenta l'allarme sulle sorti dell'Azienda Siciliana lanciato dai vertici della stessa.
"L'Ast cui Crocetta voleva mettere le ali, come disse in una delle sue memorabili "sparate" mediatiche, è dallo stesso abbattuta prima ancora di spiccare il volo. Altro che viaggi aerei! – dice - Qui ci troviamo con un'Ast a un passo dal fallimento, con debiti per 32 milioni di euro, costretta a tagliare il 30% delle corse, tra le quali quella per l'aeroporto Fontanarossa, nonostante abbia un credito di ben 60 milioni di euro con la Regione. Crocetta e il suo governo lascino perdere le fantasie – conclude Pogliese – si attivino immediatamente per scongiurare il taglio delle linee di trasporto e salvaguardare il futuro aziendale dell'Ast.".
© RIPRODUZIONE RISERVATA